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«I paesi stanno sparendo, sta sparendo un mondo e da questa sparizione noi che abitiamo i paesi siamo attraversati come da una slavina silenziosa. Assistiamo a un urbanesimo al contrario. Non sono più tanto i paesani ad andarsene, è la città che raggiunge i paesi e li distrugge». Franco Arminio si definisce un «paesologo». Il suo ultimo libro, "Cedi la strada agli alberi" , pubblicato quest'anno da Chiarelettere, è una raccolta di poesie e ha venduto più di 12 mila copie. Sabato 18 novembre alle ore 18:00 sarà alla biblioteca di Treviglio, ospite del festival "Presente Prossimo", intervistato da Dario Consonni.
Arminio parla molto di un passato che sembra lontanissimo ma non si sente un passatista: «Non voglio salvare il passato, voglio andare a dormire un poco più contento, voglio svegliarmi in un sentimento collettivo, in un ardore comune e non sempre in questa guerra che ci lascia senza amici e senza nemici, ci lascia soli, disperatamente soli anche nei momenti in cui una volta ci sentivamo insieme: quando si assisteva un morente non eravamo noi ad assisterlo, c’era l’idea potente di accompagnarlo».
(fonte del video: Corriere della Sera)