6 dicembre 2002 - 10:29

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Nicoletta Bianchi

L’esercizio della scrittura nei giovani spesso è svolto solo nelle poche ore di lezione oppure è limitato alle brevi frasi delle e-mail o degli sms, con le dovute abbreviazioni e stravolgimenti della grammatica classica.

Vi è però un’altra realtà giovanile, forse meno conosciuta, che èq uella dei giovani scrittori di racconti, studenti ma anche gente che lavora che sa ancora emozionarsi nello scrivere piccole opere letterarie.

Sono queste persone che partecipano a concorsi letterari come quello indetto ogni due anni dal comune di Caravaggio, il “Gianfrancesco Straparola”, ormai giunto alla decima edizione. Da ormai venti anni giovani di tutta la Lombardia e non solo ripongono nelle mani di questo concorso i loro racconti e la loro passione di una vita, come ad esempio Mara Barcella, studentessa del Liceo Galileo Galilei, che ha vinto nell’ultima edizione il Premio “Giovani” con il racconto “Les Aman-ts”.

Mara, nonostante fosse una delle più giovani concorrenti, ha sorpreso la giuria con la sua capacità di rendere particolare una storia in sé molto semplice come quella dell’incontro di un uomo e di una ragazza: “Parcheggio. Non ci sono molte macchine. Fa l’ultimo tiro della sigaretta, getta il mozzicone per terra. Parcheggio. Sbatte la portiera.

Il suo corpo si muove lentamente, davanti a me. Mi fermo ad osservarla.

Mio dio, mi fermo ad osservarla solo fino a quando si volta e mi chiede perché non mi muovo. Cosa sto aspettando. Vorrei rispondere che sto aspettando di vederla prendere il volo. Non dico niente. La seguo.”.

Ma chi è Mara? “Ho 17 anni eabito a Treviglio, frequento il IV anno al Liceo scientifico di Caravaggio. Mi hanno detto che la mattina in cui sono nata mia nonna aspettava i miei genitori per pranzo, loro non sono arrivati. Sono un imprevisto. Mi hanno detto che un Natale dei miei primi anni mia madre si è accorta che avevo un colore strano. Avevo 40 di febbre e continuavo a giocare. Sono l’ostinazione, altro non ricordo”, scrive di sé nella autopresentazione scritta per il concorso.

L’originalità certo non le manca, e deve averlo avvertito anche la Giuria dello Straparola che scrive nella motivazione del Premio: “È davvero sorprendente che l’esperimento formale più radicale, fra quanti la giuria ha avuto quest’anno fra le mani, sia dovuto a una autrice giovanissima”.

Il vincitore di questa edizione dello Straparola, premiato alla presenza del sindaco Ettore Pirovano e dell’Assessore alla Cultura Laura Imeri, è risultato Nicola Balossi Restelli con il racconto intitolato “Viso Sfumato” nel quale descrive con estrema cautela e raffinatezza la storia di un ragazzo sullo sfondo della tragedia dell’11 settembre 2001.

(articolo pubblicato su "Il Galileo" di novembre 2002 - "Popolo Cattolico" del 30 novembre 2002)