10 novembre 2002 - 11:13

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Eppur si scrive

Dopo tanto parlare di comunicazione, perché non provare a farla?

L’idea di Un giornale nel giornale nasce da qui.

Piccola cronistoria: tre anni fa il Liceo Galilei haaderito al progetto Osservatorio Giovani-Editori che opera su scala nazionale e fornisce settimanalmente una copia di quotidiano (Il Giorno e Il Corriere della Sera) alle classi che hanno aderito all’iniziativa, nell’intento dichiarato di avvicinarei giovani al giornale.

Si sa che gli Italiani sono un popolo di non lettori e che, tra i non lettori, i non lettori di quotidiano abbondano in modo particolare nelle giovani generazioni. Ora, perché non fare la stessa esperienza anche a livello locale, con la stampa locale? È nata da qui la collaborazione con Il Popolo Cattolico: anche il settimanale trevigliese sarà distribuito in cento copie tra le classi ‘lettrici’, a partire proprio da questo numero.

E siccome da cosa nasce cosa, siamo tornati a porci la domanda di partenza: perché non provare anche a fare comunicazione in prima persona?

Il Galileo - questo è il nome della nostra ‘testatina’- non farà cronaca nera. Non farà cronaca politica. Non farà discorsi sui massimi sistemi. Il Galileo scriverà di fatti e di persone, ma anche di problemi, se hanno un qualche risvolto che ci coinvolge. Farà cronaca, cercandodi essere testimone della realtà locale.

Allora – vi chiederete– è un foglio di informazione come un altro. Dove sta la differenza? Sta nelle caratteristiche generazionali di chi guarda questa realtà. La redazione è formata da studenti dai quindici ai diciott’anni che vivono nei paesi del nostro territorio: la differenza sta in quello che per questa redazione è notizia, sta nei criteri di scelta delle cose da dire, nel decidere che è interessante e da far conoscere un fatto piuttosto che un altro, sta, insomma, nell’osservare e nel descrivere con gli occhi e dal punto di vista di una generazione giovane.

Da parte mia, solo alcune attenzioni: che la informazione sia verificata e verificabile, che sia comunicata in maniera efficace. Diversamente da un Direttore normale, il Coordinatore di una redazione di studenti infatti ha un potere in più: far scrivere e riscrivere daccapo se il pezzo “nonfunziona”. D’altronde nessuno “nasce imparato”, nemmeno i giornalisti in erba. Ma la scrittura è la loro. Garantito.

Daniela Ciocca

 

"il Popolo Cattolico" inaugura, da questo numero, due pagine realizzate dagli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico ‘Galilei’ di Caravaggio. È un’iniziativa originale che combina il desiderio dei ragazzi di vivere attivamente il mondo dell’informazione - con interesse precipuo sulla nosta terra- con l’attenzione del settimanale verso le ‘voci’ che giungono dal territorio, portatrici di idee, di proposte, di stimoli culturali e sociali, ancor più significative se provenienti dai giovani.

‘il Popolo Cattolico’ ringrazia l’intera Redazione del Liceo caravaggino e la sua referente, la prof.ssa Daniela Ciocca che, con grande disponibilità, ha fatto questa scelta di impegno per la formazione e l’educazione degli alunni. L’appuntamento con le due pagine sarà a cadenza mensile, sempre (salvo contrattempi) all’ultimo numero del mese, sino a tutto maggio 2003

(dal "Popolo Cattolico" del 26 ottobre 2002)