3 febbraio 2003 - 10:02

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Un anno di giornalismo giovane

Laura Majorino

Venerdì 16 maggio l’Aula magna del Liceo Galileo Galilei di Caravaggio ha ospitato l’incontro conclusivo dell’esperienza “un giornale nel giornale”. Scopo del meeting, fare il bilancio di un anno di collaborazione.

Presenti il preside Nazario Erbetta, il vicepreside Fabio Celsi, la prof. Daniela Ciocca, coordinatrice dell’attività, Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico, con il supporto della tecnologia e soprattutto dell’art director del settimanale trevigliese Mauro Faccà, dapprima si è discusso di quest’anno di lavoro e della novità che Il Galileo ha costituito, sia per la scuola, sia per il giornale. Poi è stata creata ex novo, a mo’ di dimostrazione, una pagina di giornale utilizzando testi vari che sono stati all’istante titolati, dotati di occhielli, catenacci e fotografie in digitale scattate al momento, in modo che sia i giornalisti in erba sia il pubblico di lettori che li accompagnava imparassero qualcosa dell’arte della composizione. La pagina ha quindi preso vita sotto gli occhi di tutti rivelando quali sono gli errori che la rendono poco invitante e quali sono le soluzioni grafiche che invece la rendono chiara, leggibile, armonica e appetibile. Soprattutto è stato chiaro, però, che l’importante è il testo, agile, essenziale, ben scritto, lontanissimo dalle cosiddette “articolesse” che si usavano nel passato.

C’è stato anche il tempo per soddisfare le curiosità degli aspiranti giornalisti e per dibattere dell’oggettività e della qualità di un articolo, per scoprire come si individua una notizia e in cosa consista l’etica di un giornalista. Per la verità il dibattito tra la redazione del “Galileo”, il pubblico e il direttore Possenti ha toccato tutti argomenti che avrebbero meritato ore di discussioni, ma lo spazio ricavato per l’incontro tra le diverse scadenze scolastiche (due ore) era piuttosto limitato, ed è stato sufficiente solamente a chiarire le idee fondamentali e a dare qualche suggerimento per futuri contributi al giornale.

Certo è che fra le direttive principali (chiarezza e concisione, correttezza ed onestà), il direttore Possenti ha inserito anche il cortese invito ai giovani reporter a spostare la loro attenzione dalla prediletta critica musicale e cinematografica e dalle dissertazioni sui massimi sistemi, molto in voga fra le nuove generazioni, alla cronaca, in particolare a quella della realtà locale: esattamente lo scopo che ci eravamo preposti in parte con questa iniziativa. Non tutti, all’inizio, per dire la verità, avevano condiviso questa scelta considerandola un po’ “di serie B”. Un errore, come ha spiegato il direttore Possenti: fare cronaca, e cronaca documentata e onesta, è tutt’altro che facile ed è molto utile e formativo.

(articolo pubblicato su "Il Galileo" di maggio 2003 - "Popolo Cattolico" del 24 maggio 2003)

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