29 ottobre 2008 - 10:31

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Giovanna Recanati

Dal 14 al17 maggio scorso le classi 2aA e 2aB, accompagnate dai professori Facheris e Cattaneo, hanno partecipato a un viaggio d’istruzione con il “Centro raid avventura”. Lontane dalle abitudini della vita quotidiana, le giovani marmotte si sono immerse nella natura, accolte da Giovanni, il responsabile del centro, dalla moglie Gabriella, dal tenero Loris e dall’infaticabile Rocco.

Acquisite le regole fondamentali, il 15 hanno affrontato esercizi e prove di agilità come il ponte tibetano, l’arrampicata su parete, il quadro svedese e la carrucola, attività impensabili in una gita scolastica. Bisognava farsi coraggio, soprattutto nei momenti in cui ci si trovava sospesi nel vuoto – in realtà sempre con le dovute precauzioni e attrezzature.

Nemmeno la sera ha portato riposo: divisi in due gruppi, i ragazzi si sono inoltrati nel bosco per cercare e conquistare il “castello” costruito dai compagni. Un’esperienza strana: venti ragazzi seduti in mezzo a un bosco in perfetto silenzio per non farsi scoprire, eppure sgargianti nei loro piumini multicolore.

Il 16 maggio, sotto la pioggia, prova di orienteering, con una bussola, un’indecifrabile cartina e tanta voglia di camminare. Nel pomeriggio tiro con l’arco (teoria e pratica), poi in casa per la lezione di nodi. L’acqua calda della doccia e l’ottimo cibo cucinato da Gabriella liberavano tutti dalla fatica: eccoli pronti per una serata di ballo e divertimento; per chi proprio non aveva più forze, giochi di carte o di società. La mattina del 17 un gruppo di instancabili partiva per un giretto in mountain bike sotto la pioggia, tra laghi di fango, salite e discese ripide.

Un’avventura stupenda: ognuno ha imparato ad affrontare le difficoltà e a superare limiti e paure.

(articolo pubblicato su "Il Galileo" di ottobre 2008 - "Popolo Cattolico" del 18 ottobre 2008)