Prendete un bicchiere cilindrico, un boccale di birra e una bottiglia di aceto.
In quali di questi esempi l'altezza del recipiente è maggiore della sua circonferenza ?
Albrecht Beutelspacher, in un suo breve articolo intitolato Pi greco in birreria, propone di fare una piccola indagine tra i vostri amici chiedendo loro, davanti a un boccale di birra: "Sarà maggiore l'altezza o la circonferenza?"
La risposta, spesso errata, ci rivela che noi non conosciamo abbastanza bene il significato di pi-greco che è nascosto nella sua la cifra più sorprendente.
«La storia della matematica è piena di tentativi di arrivare a conoscere con precisione sempre maggiore questo numero così importante.
Quante cifre ci saranno mai dopo la virgola? (Il detentore del record mondiale è arrivato a oltre i mille miliardi.)
La sequenza delle cifre dopo la virgola si ripete a un certo punto? (No.)
Esiste un'equazione o, per essere più precisi, un polinomio con il quale calcolare con precisione il pi-greco? (No.)
Sorprendente, però, è anche il numero prima della virgola, il 3. Indica l'ordine di grandezza della circonferenza.
Il perimetro nel nostro esperimento è quello del boccale, e abbiamo visto che è regolarmente sottovalutato.
In un certo senso la cifra prima della virgola è dunque l'elemento più sorprendente del pi-greco.
Le altre cifre potranno anche essere più difficili da calcolare, ma il 3 è la più stupefacente.
Già nell' Antico Testamento (I Re 7,23), nella descrizione dell'altare del tempio di Salomone, è detto: 1Re 7:23
"Poi fece il «Mare» di metallo fuso, che aveva dieci cubiti da un orlo all'altro; era di forma perfettamente rotonda, aveva cinque cubiti d'altezza, e una corda di trenta cubiti ne misurava la circonferenza."
La circonferenza fu dunque definita esattamente, proprio come voi avete misurato quella del vostro bicchiere. Dai numeri forniti si può desumere il rapporto fra circonferenza e diametro: 30 : 10 = 3. In altre parole: pi-greco = 3. Dal punto di vista storico-matematico si può sorridere di questa rozza approssimazione del pi-greco perché in altre parti della Terra, per esempio fra gli egizi, si facevano già allora calcoli molto più precisi. Però dal testo della Bibbia emerge anche un qualcosa di assolutamente essenziale, e cioè la sorprendente grandezza del pi-greco.»
Tratto da: Albrecht Beutelspacher, Le meraviglie della matematica, Adriano Salani Editore (Ponte Alle Grazie), 2008. Nota: ho apportato qualche piccola modifica al testo.
Buonasera.
la mia risposta a questo quesito potra'risultare un po'approssimativa, ma spero comunqe di fornire una proposta accettabile.
esiste una frazione, anche se approssimativa, il cui risultato si avvicina in modo molto buono al numero pi-greco, ed e'22/7.
Il suo risultato ( le cui prime cifre sono 3,14285714285714) ha le prime sei componenti decimali che si ripetono , a differenza di pi-greco che non ha ripetizooni costanti. Ad ogni modo e'interessante notare che lo scarto tra 22/3 e pi-greco e'relativamente basso. Facebdo il quoziente tra i due numeri otteniamo:
(22/3): pi- greco= 1,000402499434771
quindi un eccesso da parte della frazione 22/3 di circa 4,02 decimillesimi.
ad ogni modo una semplice rappresentazione grafica puo'essere una retta in un piano y= pi-greco*x quindi con m=pi- greco. Ed m esprime il rapporto costante tra diametro, (x) e misura della circonferenza(y).
ecco tutto . Ho tentato di arricchire il piu'possibile la risposta, in quanto e'abbastanza povera di spunti esaustivi e soddisfacenti.
Per quanto riguarda i bicchieri, la mia dispensa ha fornito risultanti discordanti, pertanto ho omesso una risposta univoca volutamente.